giovedì 27 marzo 2008

...voglia di Vivere, ...voglia di Uguaglianza













Ormai è divenuta consuetudine nel nostro Paese, l' unico in occidente, dove per far rispettare i propri DIRITTI, si deve mettere in pericolo un' esistenza con gesti estremi. Ci meravigliano, ci sconvolgono le immagini che ci arrivano dal Tibet, mentre passa inosservato che decine di disabili fanno lo sciopero della fame per mancanza di libertà di vivere.
" http://www.superabile.it/CANALI_TEMATICI/Superabilex/News/info1363386862.html "
L' Italia è proprio un Paese pieno di contraddizioni, mentre abbiamo una costituzione che ci è invidiata da tutto il mondo civile, leggi l' Art. 3, ( Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese ). In realtà siamo una società piena di emarginati, dove le differenze giorno per giorno sono sempre più marcate.

Mentre vi scrivo, apprendo con enorme soddisfazione della fine dello sciopero della fame da parte di Salvatore Crisafulli e compagni, " http://www.salvatorecrisafulli.it/ ", di voler continuare a lottare per la vita. Ho sentito il dovere, attraverso questo articolo, di esprimere tutta la mia solidarietà a Salvatore e compagni.

CHI MUORE

(Ode alla vita) di Pablo Neruda

Lentamente muore chi diventa schiavo dell' abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all' errore e ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l' incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l' amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante. Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

Con Affetto

Salvatore Cimmino

mercoledì 26 marzo 2008

BIPARTISAN



Qualche giorno fa avevo denunciato la cecità, bipartisan, nei confronti delle persone disabili, da parte delle coalizioni che si presenteranno alle prossime elezioni, nonché la bocciatura, bipartisan, del Decreto Legge relativo al prepensionamento dei genitori gravi e gravissimi. Qualche giorno dopo, l’ 11 marzo, ho appreso dello sciopero della fame di 5 persone disabili, ad oggi, se ne sono aggiunti altre 23, per protestare contro la negazione del Diritto a curarsi ed alle loro famiglie di poterlo fare.
Come un fulmine a ciel sereno, bipartisan, la “politica”, fino a qualche ora fa cinica, sorda, muta e cieca, riesce a sentire, ad esprimersi e ad accorgersi dell’ esistenza delle persone disabili. Miracolo?
Opportunismo?
A partire dal mio essere diversamente abile, approfitterei di questa attenzione, sperando che duri oltre le consultazioni, per ricordare alle coalizioni, bipartisan naturalmente, che:
nel nostro Paese in una famiglia su quattro vive una persona disabile, a questi si aggiungono ogni anno 17000 nuovi casi all’ anno, con una media di 47 casi al giorno, a causa di incidenti stradali, incidenti sul lavoro e incidenti casalinghi.
Pertanto è fondamentale, per una convivenza pacifica, riconoscere i Diritti e le esigenze delle persone disabili come priorità di un governo che si rispetti.
Su questi temi, per prima cosa bisognerebbe sconfiggere la burocrazia semplificando e riordinando la normativa che riguarda l’ erogazione dei servizi socio-sanitari, snellendo le procedure e gli adempimenti amministrativi, nonche censire le persone effettivamente disabili, in quanto, ancora oggi si erogano pensioni a persone che disabili non sono!!! E quindi adeguare queste al potere d’ acquisto; riconoscere l’ impegno e il lavoro di cura prestato dal familiare attraverso la rivalutazione contributiva o l’ anticipazione del trattamento pensionistico. Accanto a tutto questo, l’ intervento più urgente, fondamentale per la quotidianità della persona disabile, è l’ abbattimento delle barriere architettoniche.

Uno stato che non sa ascoltare la mia voce, sarà meno capace di ascoltare la tua
Piergiorgio Welby

Con affetto
Salvatore Cimmino

giovedì 20 marzo 2008

बोना Pasqua






Carissimi Compagni e Compagne di viaggio,
nell’ augurarvi buona Pasqua con affetto e amicizia,
colgo l’ occasione per esprimervi il bisogno, la volontà di costruire Insieme qualcosa di importante che ci aiuti a riflettere sull’ animo umano, sulla fiducia, sulla bellezza di un rapporto che si può costruire anche tra persone che non si conoscono, per raggiungere quegli obbiettivi che ci siamo prefissati, non importa quando si realizzeranno, finchè avremo fede non falliremo.
La disabilità non è soltanto bisogno, è anche e soprattutto stimolo e sollecitazione. Certamente è domanda di aiuto, ma è prima ancora provocazione nei confronti degli egoismi individuali e collettivi, è invito a forme sempre nuove di fraternità. La disabilità, in realtà mette in crisi le concezioni della vita legate soltanto all’appagamento, all’apparire, alla fretta, all’efficienza.
Spero e prego affinchè le istituizioni e le persone che le presiedono, si pongano in ascolto rispettoso, che sentano il bisogno di lasciarsi interrogare dalla fatica di esistenze segnate dalla sofferenza e dal disagio di eventi lesivi, congeniti o acquisiti. Vogliano farsi più vicini ai disabili ed alle famiglie, consapevoli che la disattenzione acuisce sofferenza e solitudine, mentre l’ integrazione, il rispetto della dignità dona forza e senso della vita.
A quanti hanno responsabilità poltiche e a tutti i livelli, vorrei chiedere di operare affinchè siano assicurate condizioni di vita e opportunità tali per cui la dignità sia effettivamente riconosciuta e tutelata. In una società ricca di conoscenze scientifiche e tecniche, è possibile e doveroso fare di più, nei vari modi che la convivenza civile richiede, dalla biomedica per prevenire la disabilità, alla cura, all’ assistenza, alla riabilitazione, alla nuova integrazione sociale.
Se i diritti civili e sociali vanno tutelati, è però ancora più importante salvaguardare le relazioni umane, le relazioni di aiuto, di amicizia e di condivisione. Ecco perché vanno promosse forme di cura e di riabilitazione che tengano conto della visione integrale della persona umana.
L’ integrazione delle persone disabili ha fatto progressi, anche se tanta strada resta ancora da percorrere, ci sono alcune importanti urgenze sulle quali è bene fermarsi e riflettere. Anzitutto, il diritto, che ha ogni uomo e ogni donna disabile, in qualunque Paese del mondo, ad una vita dignitosa. Non si tratta solo di soddisfare determinati bisogni, ma più ancora di vedere riconosciuto il proprio desiderio di accoglienza e di autonomia. E’ necessario che l’ integrazione diventi mentalità e cultura, e al tempo stesso che i legislatori e i governanti non facciano mancare a questa causa il loro coerente sostegno. La ricerca scientifica, per parte sua, è chiamata a garantire ogni possibile forma di prevenzione, tutelando la vita e la salute.
Quando la Disabilità non è eliminabile, è possibile sempre liberare le potenzialità che la disabilità non cancella. Sono potenzialità che vanno sostenute e incrementate: la riabilitazione, infatti, oltre che restituire funzioni compromesse, ne attiva altre e pone un argine al decadimento.
Carissimi Compagni e Compagne, sono sicuro che la nostra perseveranza, nell’ inseguire i nostri ideali, ci permetterà di abbattere quelle barriere che ancora oggi ci emarginano ai confini della società civile.

Buona Pasqua

mercoledì 5 marzo 2008

http://www.caprinapoli.com/
































Come potete rendervi conto sia dal titolo che da queste bellissime foto, il prossimo 5 luglio prenderò parte alla "Capri_Napoli".
Ringrazio la mia società, il Circolo Canottiere Aniene insieme al prof. Emmanuele Emanuele, presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio di Roma, e a tutti quelli che hanno creduto, credono e continuano a credere in questo "sciopero particolare", ( http://www.superabile.it/CANALI_TEMATICI/Ausili/News/info-1702957338.html ).
Inoltre, probabilmente parteciperò alla 25 km del campionato italiano assoluto di fondo che si terrà al lago di Bracciano il 5 giugno.
Sono molto entusiasta di questi prossimi appuntamenti, soprattutto di poter dimostrare che senza una sana politica di integrazione coadiuvata da regole certe volte ad assicurare uguaglianza
tra tutti i cittadini, non riusciremo mai ad abbattere nessun tipo di barriere, sia quelle materiali che quelle morali.
Purtroppo debbo rilevare, altresì, malgrado la buona volontà di una buona parte della nostra società, che la diffidenza, la malvagità, l' emarginazione coatta nei confronti dei disabili continua a regnare nel nostro mondo contribuendo ad innalzare sempre più quelle barriere che ci impediscono di camminare insieme.
Mi riferisco in particolar modo alla bocciatura, di questi giorni, del Decreto Legge relativo al prepensionamento dei genitori dei disabili gravi e gravissimi, questo vuol dire che 80.000 tra mamme e papà continueranno quotidianamente a combattere, a soffrire ma sono sicuro che non si piegheranno, che non ci piegheremo a tanta violenza, è anticostituzionale precludere la libertà, la dignità!!!
Ma quello che mi rammarica di più, che mi lascia interdetto è che le coalizioni che si presenteranno alle prossime elezioni del 13 e 14 aprile, nei rispettivi programmi non si fa un solo cenno alla disabilità, a 6.000.000 di persone, ( dati istat ), che da decenni, anzi da sempre continuano a sperare al varo di quelle Leggi volte ad una esistenza dignitosa!!!
Ma nonostante ciò, vi posso assicurare che continuerò, continueremo ad Amare sempre più la vita, come mi diceva mio nonno: "chi ha Fede non fallisce....mai".
Salvare una vita equivale a salvare il mondo. Amare il prossimo in difficoltà equivale a sostituire la sofferenza con l' Amore.
In questo momento prego affinchè le prossime generazioni saranno più tolleranti e soprattutto più democratici di noi.
In conclusione, desidero ringraziare profondamente i Carabinieri che da oggi mi permetteranno di allenarmi nei loro impianti del Comando Generale, e colgo l' occasione di abbracciare le Fiamme Oro e le Fiamme Gialle che mi ospitano da sempre.
Arrivederci a Capri
Con Affetto
Salvatore Cimmino